Osteopatia e mal di schiena
- osteolution

- 26 apr 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 27 mar 2023

Il mal di schiena è un problema molto comune, colpisce l’80% della popolazione almeno una volta con un forte impatto sulla qualità della vita. Rappresenta infatti uno dei principali motivi di spesa medica, assenteismo sul posto di lavoro e disabilità.
In una piccola percentuale di casi il dolore accusato riconosce cause specifiche come traumi, tumori, infezioni, fratture. Nella stragrande maggioranza dei casi però, il male alla schiena è aspecifico, in quanto gli esami non rilevano alcun tipo di condizione patologica.
Gli osteopati affrontano il problema ricercando la causa che ha scatenato il dolore attraverso l'anamnesi che ricostruisca la storia clinica del paziente, i test posturali e una valutazione palpatoria dei tessuti. Questi tre step permettono all'osteopata di mettere in relazione i vari distretti corporei e capire come nel tempo si sia instaurato il problema. Spesso i sintomi insorgono dopo un movimento brusco in flessione o rotazione e comprendono dolore acuto o persistente in un punto specifico o a barra, rigidità, spasmo muscolare e possibile irradiazione lungo le braccia il caso di dolori alla cervicale o alle cosce e gambe in caso di dolore lombare.
Vi sono infatti molte cause che possono determinare il tanto comune mal di schiena come un blocco delle vertebre o delle articolazioni adiacenti come anca, ginocchia, caviglie, uno schiacciamento di un nervo che provoca intorpidimento e difficoltà al movimento, problematiche viscerali che modificano l’ampiezza delle curve della colonna vertebrale, presenza di cicatrici che creano aderenze e rendono i tessuti poco elastici, poca cura dello stile di vita con errori alimentari, difficoltà a gestire lo stress, svolgere lavori che richiedono sforzi fisici o al contrario, impieghi sedentari che costringono a passare molte ore seduti davanti al computer.
Capite le cause, l’obiettivo dei trattamenti è quello di riequilibrare l'organismo in modo da rendere le curve vertebrali più fisiologiche e in grado di ammortizzare meglio i carichi. I trattamenti vengono sempre personalizzati in base alla tipologia di paziente e alla sua storia clinica, inoltre, dopo le sedute, è possibile assegnare alla persona degli esercizi personalizzati di allungamento e potenziamento muscolare per rendere i muscoli più elastici e in grado di sostenere la colonna. Rimanere a riposo anche dopo la fase acuta è sconsigliato, effettuare un’attività fisica leggera nel rispetto delle potenzialità della persona permette di recuperare meglio e mantenere i risultati ottenuti.





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